luvaz

domenica 28 ottobre 2007

quarto stato cavolettiano

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venerdì 26 ottobre 2007

ristrutturazione

Non si posta più perchè non ho il tempo materiale di starmene calma calma davanti al pc a scrivere il mio blog. Già sono poco costante e superficialotta (solo in alcune cose come per esempio la scrittura, così è se vi pare)poi si son messi i muratori con il loro nobile, ma rumoroso, lavoro (le loro martellate le adoro, neanche mi svegliano più); l'influenza gastrointestinale per ben due volte; lo shopping frenetico per acquistare la cucina, i rivestimenti, la lavatrice, il materiale elettrico e la porta (attenzione però acquisti che dovevano essere incastrati con le date di inizio e fine lavoro di ristrutturazione); poi l'organizzazione, ahimè, della partenza per la danimarca mentre mio marito si becca 38 di febbre e non so che cacchio di giubbino comprargli. Il problema è che al sud non fa poi così freddo, ogni tanto la temperatura scende al max fino allo zero, raramente al di sotto, sicchè non si è poi così equipaggiati. Si lo so lettore cosa starai pensando: ci sono problemi ben più seri nel mondo e nella vita di ogni povero disgraziato che non guadagna come montezemolo e affini e questa se la mena con ste cazzate?
A parte che problemi seri ne ho avuti e li avrò pure io.
A 35 anni e sposata vivo di nuovo con mia madre; non ho un lavoro serio da sempre, fino a sei mesi fa assistevo un anziano malato di alzheimer con il femore rotto (che poi è morto) Un pò per necessità, mia e di sua figlia amica mia, un pò perchè era meglio che starsene a casa a non fare nulla. E adesso me la sto godendo con ste cazzate intervallate ogni tanto da una manifestazione romana contro la precarietà, un' assemblea sulla manifestazione di cui sopra e viaggi vari.
Come sono stanca. Anche di parlarne.

lunedì 8 ottobre 2007

Storia vera di un proletario che si vuole emancipare

C'era una volta un ragazzo molto ma molto panciuto, con una testa enorme e due guanciotte così grosse che gli nascondevano gli occhi. Quando lo conobbi mi sembrava uno sharpei, tante erano le pieghe sulla sua faccia! Seppur nato in un brutto quartiere come Secondigliano, famoso per la faida tra i Di lauro e gli scissionisti, e cresciuto dalle suore malefiche perchè orfano di madre, il ragazzo aveva uno sguardo tenero e per niente cattivo. Da giovane frequentava la sede dei disoccupati dei Banchi Nuovi dove aveva imparato, grazie ai compagni, a leggere, a scrivere e a lottare per conquistare un posto di lavoro.Una sera gli capitò di vedere in tv un docu-film su Alda Merini, la poetessa rinchiusa in manicomio anni addietro. Affascinato dalla storia di questa donna, aveva deciso che l'indomani bisognava procurarsi uno dei suoi bellissimi libri di poesia per mezzo di un'azione di esproprio culturale presso la Feltrinelli di via roma. Purtroppo la ricerca delle poesie sugli scaffali della libreria gli risultò difficile. Ma ormai lui era là e doveva uscire con qualche libro sotto il braccio, così ne prese due a caso. Mentre usciva dal negozio l'allarme suonò e l'impiegato lo raggiunse sulla strada. Il proletario all'esclamazione dell'impiegato : "guardi lei ha preso due libri senza pagarli!" affermò: "si, lei ha ragione. Ma sa non ho abbastanza soldi per acquistarli perciò sto facendo un esproprio culturale." E l'impiegato ribattè: "vabbene, ma non li venga a fare più da noi questi espropri culturali."

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mercoledì 3 ottobre 2007

PRIMAVERA IN KURDISTAN

L'altra sera ho visto solo le ultime scene, purtroppo, di questo interessante e ben fatto documentario di Stefano Savona.

Parla del lungo viaggio dei guerriglieri curdi dal nord dell’Iraq fino al confine turco. E’ la prima volta che un videomaker occidentale ha potuto filmare la vita dei componenti del PKK, il partito dei lavoratori del Kurdistan, che vivono tra le montagne del Qandil e costituiscono un’organizzazione armata, considerata terroristica, che vuole affermare il riconoscimento all’autodeterminazione del proprio popolo. Stefano Savona ha intrapreso il viaggio con loro, ha dormito nelle loro tende e camminato con loro dall’alba al tramonto, riuscendo a restituirci la mentalità, le aspettative e la filosofia che guida le vite di questi uomini e donne guerriere.

Così viene presentato dal sito di Raitre, che ha avuto un bel coraggio a trasmetterlo, correndo il rischio di scatenare inutili polemiche e dibattiti perchè si parla di guerriglia di liberazione da parte di un esercito popolare come quello curdo. Spesso, infatti, la battaglia fatta per l'autoderminazione di un popolo viene definita terrorismo, iraq docet !
http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_2379.html

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